Siamo a fine Giugno e la tanto da me attesa estate “alpinistica” non è ancora partita, la cosa mi fa abbastanza innervosire. Impegni vari e la scomparsa di Leo hanno bloccato ogni progetto di scalata e ho dirottato le energie nella casa e nell’organizzazione del NOF.
Saranno tre quattro anni che penso a Sognando Aurora in Tofana, a detta di tutti una gran bella via.
Casualmente il 28 Giugno è un giorno propizio dove impegni, compagno e bel tempo coincidono, si va in Tofana.
Alle cinque mi passa a prendere Andrea Riccioli d’Oro, saliamo veloci verso la Conca Ampezzana e una super giornata ci da il benvenuto.
Dal parcheggio del Dibona saliamo veloci all’attacco, non possiamo perdere tempo prezioso, verso le otto e mezza Andrea attacca il primo tiro.
L’aderenza e le condizioni sono ottime, saliamo veloci a comando alternato godendo la magia della scalata in ogni suo aspetto.
La parete diventa sempre più ripida man mano che saliamo e il divertimento aumenta del resto le condizioni sono dalla nostra parte.
La prima via in alpe dell’anno e sono super motivato, mi muovo veloce, fluido e deciso, mi sto proprio divertendo. Andrea per questo giro non se la sente di fare da primo i tiri duri anche se, a mio avviso il suo livello di forma è ben al di sopra delle difficoltà ma oggi va così.
La sorpresa si trasforma immediatamente in gioia per me, del resto adoro andare da primo!
Un tiro dopo l’altro e siamo già belli alti, la roccia generalmente è ottima, ripulita ormai dai passaggi ma in certe sezioni bisogna prestare attenzione e muoversi con cautela su tratti friabili o dove le protezioni si allungano. Abbiamo portato qualche friendino che ci ha dato la giusta sicurezza e va bene così perché la chiodatura, pur essendo ottima, non è proprio plaisir.
Ormai in prossimità della vetta iniziamo a sentire la stanchezza e la fame, abbiamo solo pensato ad arrampicare senza dedicare tempo alla merenda ma la prossimità del traguardo è un’iniezione di energia.
L’ultimo tiro duro è proprio divertente, tecnico e di resistenza di dita, davvero bello. Ora un tirello facile e siamo in cima al Pilastro di Rozes. Scattiamo un paio di foto, riordiniamo il materiale, mangiamo una barretta e corriamo giù sulla normale a nord, Andrea deve essere a Udine per cena.
C’è ancora un po di neve e bisogna fare attenzione in qualche traverso poi il terreno diventa tranquillo e corriamo giù sui ghiaioni fino al Dibona, birretta veloce per festeggiare e rientriamo.
E’ stata una giornata super su una gran bella via, complimenti al Mox e a Marcello Menardi per il bel lavoro!
Andate a farla, non ve ne pentirete!
SCHEDA ITINERARIO:
Via: Sognando Aurora
Gruppo: Pilastro di Rozes, gruppo delle Tofane
Lunghezza: 600m – 16 tiri
Difficoltà: 7b+ max, 7a obbligatorio
Esposizione: Sud
Discesa: lungo la via normale lato Nord, sentiero a tratti esposto. Eventuale discesa in doppia possibile.
Materiale: due mezze da 60m o singola e cordino da recupero anche per eventuale rientro in doppia, 10-12 rinvii, friend fino all’1 Black Diamond serie C4.